Come usare gli smartwatch Android Wear con iPhone

iOS e Android Wear è già realtà, senza che Google rilasci l’applicazione ufficiale. Tutto grazie ad uno sviluppatore che ha realizzato una applicazione che sfrutta lo stesso sistema già usato anche da Pebble: bastano due app, una su iOS e una su Android, per poter collegare un qualsiasi smartwatch Android Wear ad un iPhone con iOS 8 e gestire chiamate, notifiche e applicazioni.

L’app in questione è già abbastanza stabile, ma giorno dopo giorno vengono raffinate alcune librerie e apportati miglioramenti: nel momento in cui stiamo scrivendo abbiamo al polso un LG G Watch che sta funzionando perfettamente collegato ad un iPhone 5s, senza problemi di autonomia o di sorta.


Per poter collegare uno smartwatch Android Wear ad un iPhone bisogna necessariamente passare da un device Android: esistono scorciatoie ma avere lo smartphone è la scelta più breve. La procedura non crea problemi di sorta, non implica modifiche né jailbreak all'iPhone nè permessi di root sull'orologio Android Wear.


Attivare la modalità RTL su Android

Oramai ci siamo praticamente abituati ad avere le icone per l’attivazione di una determinata impostazione nella parte destra (ovvero andando da sinistra verso destra troviamo la stringa di testo che ci indica che tipo di impostazione è e successivamente il toggle per l’abilitazione o la disabilitazione). Forse non tutti sanno però che è possibile invertire quest’ordine, mettendo prima il toggle e poi la stringa. Questo è particolarmente utile a tutte le persone mancine che usano principalmente lo smartphone appunto con la mano sinistra.
Per attivare quest’impostazione, che su Android viene definita modalità RTL (right to left ,ovvero "da destra a sinistra"), si necessita dell’accesso alle opzioni sviluppatore. Nel caso non l’aveste, vi basterà recarvi nelle informazioni software del vostro smartphone e cliccare ripetutamente sul numero di build, potrebbe sembrare una cosa stupida ma funzionerà. 

Una settimana con Moto 360

Il Moto 360 è finalmente disponibile anche in Italia tramite il Google Store: servono 279 euro per mettersi al polso il modello “deluxe”, un po’ meno (249 €) per il modello con il cinturino in pelle. Android Wear, e con lui gli smartwatch, sono ormai più maturi: ecco quindi che torniamo a provare un wearable Android dopo l’arrivo dell’aggiornamento a Lollipop. Non vogliamo raccontare quanto è bello questo Motorola: il design, soprattutto per un orologio, è soggettivo, e ognuno è in grado di capire se un modello particolare piace o meno; non si può negare tuttavia che Motorola abbia fatto un lavoro eccellente. L’unica stonatura, ma che può essere vista come una sorta di marchio di fabbrica, è la piccola lunetta scura nella parte bassa del display: un “neo” che lo rende ancora più intrigante.
Tenuto al polso il Moto 360 è comodo, da un’ottima impressione di solidità e non pesa neppure troppo: non si deve temere in alcun modo l’acqua facendosi la doccia o lavandosi le mani, ma è bene evitare una immersione prolungata. Come il design anche la vestibilità è soggettiva: chi è abituato ad un orologio importante si troverà a suo agio con questo Moto 360 che potrebbe anche apparire piccolo, chi invece veste orologi piccoli e sottili deve farci un po’ l’abitudine.